Chiesa Madre di Diamante

Un caffè eccezionale

Questo percorso è nato da un episodio di vita semplice. Ora voglio continuarlo fondando un “nuovo spazio caffè” che vorrei chiamare: “Caffè della bellezza”. Qual è lo scopo? E’ quello di comunicare e di relazionarci su parole, pensieri, storie personali e di altri che abbiamo l’unica dimensione di raccontare, indicare, vivere la bellezza, cioè la positività delle parole, delle idee, delle esperienze, dei fatti, dei sentimenti ecc. Come può funzionare? C’è, da parte mia, il lancio di un “aroma” indicativo su un modo di essere, uno stile di vita, una tematica da affrontare. Ognuno di voi che voglia contribuire allo sviluppo dell’idea-provocazione lo farà scrivendo qualcosa, oltre al sempre gradito e gentile “buongiorno”, che possa risultare utile all’idea lanciata. Riceverò i vostri contributi in idee, in testimonianza, in storie, in riflessioni personali. Li metterò insieme e le comunicherò a tutti voi come materiale di crescita: una goccia, più gocce formano un oceano! Fatemi sapere se condividete il progetto e se il titolo “caffè della bellezza” vi piace (ne potete proporre anche un altro!). Lasciamoci sorprendere dalla creatività di ognuno! La cosa importante è che siamo veri, spontanei e non andiamo a copiare da internet. Se qualcuno vuole comunicare un pensiero, una riflessione che ha letto, lo può fare citando la fonte.

Da storia del caffè di Giuliana Rotondi: “Fin dal ‘700 a Napoli si affermò una variante al caffè turco (o alla turca): invece di cuocere la polvere dei chicchi macinati, come si fa ancora oggi in Turchia e Nord Africa, stemperandola in acqua in un bricco di rame poggiato su braci o sabbia calda, si diffuse la cottura napoletana. Il nuovo metodo prevedeva il filtraggio dell’acqua bollente, fatta colare dall’alto attraverso la polvere di caffè: è il principio che fa funzionare la cuccumella

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