24 Novembre 2020 > un posto giusto o un viaggio giusto’
Sapete quante persone hanno trascorso anni e anni della propria vita a cercare il posto giusto? Chissà se l’hanno trovato! Ma non è sapiente trascorrere la vita a cercare il posto giusto. Rischi di sederti e di diventare rigido, statico. La cosa saggia è imparare a riconoscere quale sia il viaggio giusto. Pensiamo alla salvezza per noi cristiani. Non è un evento statico. E’ un evento pasquale. Sappiamo tutti che pasqua significa “saltare, passare oltre”. Quando diciamo: ho trovato Gesù Cristo, siamo sicuri di quello che affermiamo? Gesù non va trovato, ma seguito. Il bello, l’affascinante e il difficile è proprio questo: stargli dietro. Egli va sempre oltre. Non si ferma neanche nel sepolcro. Guardiamo alla nostra vita. Forse che siamo arrivati in qualche parte per fermarci? Se la vita è asimmetrica essa ci chiede di entrare nel ritmo delle cose. Le troviamo sempre incomplete. Rimandano ad altro. Forse si pensava di essere arrivati ed invece bisogna, ripatire, ricominciare. Non ti puoi nascondere alla vita. Per vivere devi poter uscire dalla “tana” dove ti sei rinchiuso. E’ importante allora cercare e trovare un sentiero che ti guarisca dalla ricerca di una tranquillità per entrare nell’esistenza che è irregolare. Va vissuta in questo suo flusso con la consapevolezza che ci sei e sei in cammino. Per non perderti hai bisogno di un “navigatore”, qualcuno cioè che ti insegni questa sapienza in movimento pur dentro una disciplina, dei tempi, dei compiti da svolgere, delle verifiche da effettuare.