Chiesa Madre di Diamante

Vita naturale e vita soprannaturale

14 maggio 2021

Il 6 ottobre del 1965 così scrivevo nel mio quaderno di meditazione: “Dio creò l’uomo con due vite, una naturale e una soprannaturale. Perdemmo la seconda a causa del peccato originale”. Oggi, pensando a quanto scritto, sono convinto di poter affermare meglio l’opera creativa di Dio: Dio ha creato l’uomo e la donna, chiamandoli alla Vita di comunione con Lui, fra di noi e col Creato. Il peccato originale ha “interrotto” e “offuscato” quella luce di amore espressa dal Creatore nel contemplare la sua opera: “e Dio vide che era cosa molto buona!”. Nell’uomo e nella donna però è rimasta l’immagine e somiglianza di Dio. C’è la nostalgia del soprannaturale, della vita oltre quella terrena, dell’abbraccio col Creatore. Da quel momento in poi Dio tende la sua mano verso l’umanità perché riceva la vita soprannaturale. La natura dell’uomo e quella della terra è assetata di “grazia”!  La storicità di questa nuova Vita è segnata dalla venuta di Gesù sulla terra. Quanto affermato trova chiarezza nell’incontro di Gesù con la samaritana al pozzo di Giacobbe: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore, gli disse la donna, dammi di quest’acqua, perché non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». (Gv4,13-15). Ritorna la vita soprannaturale, la vita di grazia. Dio vuole abitare in noi e vi abita con la sua grazia. Diventiamo tempio di Dio Trinità. Non possiamo mai distruggere Dio; possiamo però distruggere il tempio che siamo noi, ritornando nella schiavitù del peccato originale.

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